Cari lettori, ho una splendida notizia da darvi, la realizzazione di un sogno!
Per celebrare le prime 10.000 copie vendute del mio romanzo-thriller LA CONTESSA DI CALLE, sta per uscire un’edizione speciale del libro, illustrata con le immagini di Aubrey Beardsley, Harry Clarke , John Austen e altri grandi illustratori storici che sono stati tra le fonti di ispirazione del mio immaginario letterario: ho sempre sentito in perfetta sintonia le loro immagini con i personaggi, gli eventi e le atmosfere della mia fantasia e ho spesso sognato che le mie opere potessero essere arricchite con le loro splendide illustrazioni. Oggi il sogno è diventato realtà.
Ringrazio tutti i lettori che hanno scelto di dedicare la loro attenzione al mio libro e che gli hanno dato fiducia, contribuendo al raggiungimento di questo traguardo. In questo mese di maggio, tra ebook e cartaceo, siamo arrivati quasi a 12.000 copie, cosa che mi ha piacevolmente stupita , se si considera che “La Contessa di Calle” non ha avuto alcun battage pubblicitario.
La mia intenzione, infatti, era di riservare questo thriller alla mia piccola cerchia di lettori, ragion per cui il libro non è stato proposto né alla stampa, né alla tv, né alla radio e neppure nei vari blog letterari che popolano la rete. Potrei quasi dire che il libro si è “mosso” da solo, per un semplice passaparola. Il suo successo mi ha permesso di realizzare questo progetto, che mi auguro possa piacere anche a voi e stimolare la vostra fantasia.
La prima stampa uscirà tra breve, in tiratura limitata di 50 copie, con esemplari numerati a mano. Le copie sono già in prenotazione. Potete farvi riservare la vostra inviando una email a info@nemoeditrice.it, oppure scrivendomi personalmente.
Grazie a tutti coloro che vorranno leggerlo. Spero che questa nuova edizione illustrata possa aiutare a far conoscere meglio anche in Italia i tre grandi illustratori inglesi che ho amato sin da ragazzina e che continuo ad amare nel tempo.
Buona lettura e… buona visione! :-)
Titolo: La contessa di Calle
Autore: Carmen Margherita Di Giglio
Illustratori: Aubrey Beardsley, Harry Clarke, John Austen
Edizione: speciale illustrata
Lingua: Italiano
Pagine: 184
Rilegatura: brossura
ISBN: 9788898790524
Prezzo: € 13,90
(in prenotazione con lo sconto del 15%: € 11,80)
Peso di spedizione: 265 g
Dimensioni (cm): larghezza: 13, altezza: 20
by Harry Clarke (illustrazione contenuta nel volume “La contessa di Calle” edizione speciale illustrata)
Notte di Capodanno a letto col febbrone. Che cosa inventarsi per ammazzare il tempo mentre gli amici se la spassano tra coppe di spumante, veglioni e fuochi d’artificio? Le alternative non sono delle più allettanti: ci si può dannare, singhiozzando disperatamente sulle proprie sventure; imprecare contro il destino avverso; sperare che il sonno sopraggiunga con l’innalzarsi della temperatura corporea; oppure ubriacarsi di Be-Total (le vitamine, si sa, fanno miracoli). Ma se il sonno latita, se le forze per imprecare scarseggiano, se il flacone delle vitamine è ormai agli sgoccioli e gli unici amici rimasti al tuo fianco sono una confezione di aspirine e un piccolo taccuino rosa, allora bisogna ingegnarsi diversamente.
Galeotto fu il taccuino rosa.
Mi serviva per prendere appunti. Prendere appunti è una mia costante abitudine, non potrei fare a meno di tenere a portata di mano un qualunque supporto cartaceo: dai quaderni di scuola alle pagine A4, dai biglietti dell’Atm al retro degli scontrini Esselunga; con buona pace della cartella “appunti” dello smartphone. Ma un taccuino così grazioso non è fatto per prendere appunti, sarebbe un vero spreco di carta riciclata! Copertina rosa-arancio a fiorellini rossi, pagine a colori, consistenti e vellutate, in cui la penna morbidamente affonda… ci si potrebbe quasi scrivere un racconto, un bel raccontino giallo, di quelli con tanto di assassini, veleno e fantasmi!
E subito un’idea perversa mi balena in mente, un guizzo sanguigno, un bagliore crudele mi attraversa. Sì sì, davvero intrigante! Finiamolo presto. Di sicuro mi divertirò… molto più dei miei amici al veglione, ci scommetto.
Bene, per vendetta voglio metterci dentro anche loro. Ed eccoli (anzi, eccoci) tutti seduti attorno a un tavolo: cena con delitto o suppergiù, un classico dei classici, Agatha Christie docet.
Dunque, tredici amici si riuniscono per una cena in un’antica villa in Toscana. Dicono cose abbastanza intelligenti, ma anche un bel po’ di stupidaggini, discorsi non-sense, proprio come durante le “vere” cene tra amici (non so i vostri, ma i miei sono proprio così). Qualcuno di loro ha trovato in cantina un misterioso diario del milleottocento e adesso… Oh, sì, il diario! Non vedo l’ora di cominciare a scriverlo! Perché è proprio tra le sue pagine che ha inizio la narrazione vera e propria, la tragedia… il delitto!
Accidenti, non riuscirò mai a finire tutto questo in una sola notte. Sembrava dovesse venirne fuori un divertissement, un raccontino di venti pagine o suppergiù e invece… Per complicare le cose, al fine di caratterizzare storicamente la sezione del diario, m’insorge l’audace idea di ricostruire alcune prassi narrative e linguistiche tipiche del primo Ottocento e, a questo proposito, mi si affacciano alla mente certe reminiscenze di foscoliana memoria (Taci, taci: – vi sono de’ giorni ch’io non posso fidarmi di me: un demone mi arde, mi agita, mi divora…).[1] Foscolo (oso appena nominarlo) mi perdonerà, spero. Tempero l’audacia stilistica con la sobrietà nelle descrizioni. Tutto dovrà essere veloce, essenziale, da leggere in poche ore. Sarà come assistere a una pièce teatrale: il taglio da palcoscenico stempera, paradossalmente, i toni foschi del dramma – narrazione diretta contro narrazione indiretta, dialogo teatrale contro aria lirica.
Per farla breve, mi ci sono volute circa due settimane e ben più di un taccuino per terminare il tutto: la gestione dei salti temporali, il passato che si fonde con il presente, la ricostruzione del linguaggio d’epoca che si alterna al linguaggio moderno, reincarnazione, donne assassine… qualcuno dei nostri amici parla persino di entenglement, perbacco! Quasi quasi ne viene fuori un romanzo – di proporzioni contenute, ma pur sempre romanzo, – chi mai avrebbe potuto prevederlo.
Un thriller scritto per gioco (niente a che vedere con i miei precedenti Scrigno di Ossian e Werdenstein, intendiamoci: quel genere di libri che non si scrivono mai a letto sotto i botti di Capodanno, ma con tanto di scrivania e calamo) e ha anche un tono vagamente misandrico, nel senso di “misogino” al contrario. E come evitarlo, dato che parliamo di donne che uccidono gli uomini?
A proposito, devo confessarvi che qualche lettore di sesso maschile si è davvero arrabbiato per questo e mi ha scritto delle cose non proprio carine. Per esempio, che non si dovrebbe parlare di donne assassine di uomini perché in realtà non esistono (sic!); che nel diario ho usato un linguaggio dannunziano, come mi sono permessa (ma no, non è D’Annunzio, è Foscolo!); che a un’insolente come me dovrebbe essere tolto il diritto di prendere in mano la penna; e via di questo tono. Forse quel lettore un tantino aveva ragione, giacché qualcuno dei nostri personaggi è davvero insolente. Però, che dire, io ci sono comunque affezionata, non fosse perché, fra tutti i miei scritti, questo è il più autobiografico e riflette, specie nel finale, un momento particolare della mia vita (… come dite? Volete sapere dove tengo nascosti i miei cadaveri? Oh, che indiscreti!)
Be’, leggetelo, amici miei, e forse, come me, vi divertirete e proverete qualche brivido (non per la febbre, spero!). Oppure… non insisto oltre. Questo adesso è il vostro romanzo, fate voi, io vi sono già grata che mi abbiate seguita fin qui.
Il sipario si alza, a me non resta che augurarvi buona lettura.
Carmen Margherita Di Giglio
La prefazione al thriller “La contessa di Calle” è contenuta nella nuova edizione integrale del romanzo. Disponibile qui nella versione ebook:https://goo.gl/WbNdr1
Cari amici, quest’anno ricorre il 10º anniversario della pubblicazione del mio romanzo di esordio, Lo Scrigno di Ossian. Il libro nel corso degli anni è diventato un ebook bestseller su Amazon. Abbiamo voluto festeggiare questo successo e l’evento con una terza edizione cartacea riveduta e ampliata, in paperback e dal prezzo contenuto. Tra le novità di questa nuova edizione, una mia introduzione (presente anche nella versione ebook) e l’approfondimento di alcuni episodi e personaggi minori.
Voglio però rassicurare i lettori delle precedenti edizioni: nessun cambiamento sostanziale,solo alcuni ampliamenti che non vanno a compromettere in alcun modo la struttura fondamentale del romanzo. Quelli però che hanno già letto il libro e vorranno rileggerlo per godersi le novità di questa terza edizione, potranno inviarmi una fotografia o una fotocopia della prima pagina del primo capitolo “Il sosia” (non della copertina) tratta dal volume in loro possesso, e sarò lieta di spedire loro in omaggio una copia di questa nuova edizione.
La foto (o la fotocopia) andrà inviata aquesto indirizzo, completa del recapito di spedizione. L’offerta è riservata esclusivamente ai lettori delle precedenti edizioni dello Scrigno di Ossian, in possesso di una copia cartacea del romanzo.
Lucania 1937 – Germania 1938. Respinto dalla donna amata, deciso a dimenticarla per sempre, il giovane pianista Andrea Ligerio si trasferisce in Germania per proseguire i suoi studi di piano. Qui conosce Philipp von Rosenberg, denominato “il Duca”, potente e generoso protettore di artisti, che, con l’intento di favorirne la carriera, lo introduce nel suo castello di Werdenstein. Ma una volta entrato a Werdenstein, circondato da una corte stravagante e fastosa, il giovane scoprirà che non è così facile uscirne e che quel luogo, apparentemente incantevole, cela in realtà un segreto mortale. Nel vortice di una vita sfrenata, fatta di piaceri e di vizi, fra intrighi politici, occulti riti d’iniziazione e passioni proibite, Andrea, bello e innocente, smarrisce se stesso e perde la purezza, precipitando così in un’inarrestabile discesa agli inferi.
Il romanzo è gia disponibile per l’acquisto a euro 10,00 sul sito diAmazon.it.
Dettagli prodotto
Copertina flessibile: 320 pagine
Editore: Nemo Editrice (Nuove Edizioni Milano Ovest). Terza edizione (2016)
se vi piacciono i libri GRATIS, eccone subito uno per voi :-) Werdenstein figura da mesi fra i BEST SELLER di Amazon nella Narrativa storica e nelle Saghe: e oggi l’ebook gratuito del primo episodio è al primo posto della classifica in “Miti saghe e leggende”.*
Un grazie a tutti quelli che lo hanno letto e apprezzato.
Potete scaricarlo gratuitamente sul sito di Amazon** a questo link:
Vi ricordo che l”offerta è valida per un periodo di tempo limitato: perciò coglietela al volo!
Nel caso in cui aveste domande, idee o suggerimenti, vi invito a scrivermi senza esitazioni sulla mia email personale, presso cui potrete anche lasciare un commento o una recensione: sarebbe davvero molto apprezzato!
A presto e buona lettura!
Carmen Margherita Di Giglio
LA TRAMA
GERMANIA 1907-1938. Da moglie e madre sottomessa e infelice, Helèna von Waldenburg si trasforma in donna forte e trasgressiva. È lei “il genio”, la creatrice di Werdenstein, fra le cui mani tutto sembra fiorire. Donna d’affari audace e ambiziosa, eterna rivale del marito, il gelido opportunista Heinrich von Rosenberg, ufficiale dell’esercito tedesco, Helèna è anche madre di Philipp (il tragico duca de “Lo scrigno di Ossian”), su cui riversa tutto il suo amore: amore assoluto, amore disarmante, amore profondo e totalizzante… ma non amore materno. Dietro le mura dorate del castello di Werdenstein si nasconde, infatti, un inconfessabile segreto: l’ultimo tabù dell’umanità, da sempre tenuto sepolto agli occhi delle folle, innominabile e intoccabile anche ai nostri giorni…
Attraverso una scrittura raffinata e intensa che non risparmia nulla al lettore, passando dai toni della saga familiare a quelli del giallo e del romanzo storico-politico, l’autrice delinea il ritratto di una società decadente – quella che dalla Germania di Guglielmo II condurrà alla follia del Terzo Reich − e apre uno squarcio sul tema delle contraddizioni esistenziali, delle degenerazioni erotiche che sottostanno all’ideologia nazista e su alcune delle tematiche più scottanti dell’umanità: l’incesto madre-figlio, l’innocenza e la colpa, l’eterno femminino e l’esistenza di Dio.
Werdenstein ebook è suddiviso in 6 episodi:
1- Il regno segreto
2- Il mistero dell’abate Alexander
3- La duchessa
4- Il crepuscolo della dea
5- Notte dei Lunghi Coltelli
6- Lo scrigno
CARMEN MARGHERITA DI GIGLIO
Scrittrice, traduttrice, docente di canto lirico e soprano, è autrice dei romanzi “Lo scrigno di Ossian“, “Werdenstein” (entrambi #1 ebook Bestseller Amazon 2014-2015 nelle categorie Azione e avventura e Miti saghe e leggende) e “La contessa di Calle” (ebook Bestseller Amazon 2014-2015 in Narrativa storica e Horror). Carmen ha tradotto e pubblicato per Nemo Editrice: “La chiave d’oro” di Emmet Fox, “Il metodo scientifico per diventare ricchi” di W. D. Wattles, “La porta segreta del successo” e “Il magico sentiero dell’intuizione” di Florence Scovel Shinn, prima edizione in Italia (2014), ognuno dei quali si è collocato nei top 10 ebook bestseller di Amazon per il self-help e il raggiungimento del successo. Altre sue pubblicazioni: “La porta alchemica” (poemetto esoterico) e “Sogno di una notte di pieno inverno” (racconto mistery), entrambi illustrati con le immagini di William Blake.
**L’offerta è valida per un periodo di tempo limitato.
* La classifica è riferita alle ore 10.00 del 15/06/2015.
Qualche giorno fa una mia amica, gettando un’occhiata perplessa allo schermo del mio iPad, mi faceva notare che in una sola delle mie 8 caselle di posta erano presenti ben 8.243 e-mail non ancora aperte. Ottomila-quattrocento-ventitre messaggi accumulati nelle ultime 3 settimane: mica bruscolini! Ma di che genere di e-mail si tratta? Chi sono e che cosa mi scrivono questi misteriosi corrispondenti epistolari?
Ebbene, a parte gli spam selvaggi e quelle e-mail che proprio non riesco ad aprire per mancanza di tempo (moltiplica 8.423 per 8 caselle e fatti il conto), a parte anche le e-mail degli amici che si disperdono nell’ammasso informe della posta in entrata come un ago nel pagliaio (e meno male che ci sono Facebook e il telefonino, altrimenti ci saremmo già persi di vista da un pezzo), ho potuto notare che circa il 45% di tale corrispondenza è basato su un argomento ben preciso, delicato e specifico. Ossia: COME CONQUISTARE UNA DONNA.
Ed ecco le innumerevoli offerte di libri e manuali su COME CONQUISTARE UNA DONNA in sette mosse (l’ultimo era un ebook di 23 pagine a 75,00 euro, scontatissimo a 49,00… ma solo per oggi!!!) , l’iscrizione al corso di 2 anni e 7 mesi su come rimorchiare al bar UNA DONNA; e la newsletter (mai richiesta) su come diventare un provetto seduttore (di DONNE ovviamente) in 77 lezioni.
Certo gli uomini, poverini, non sanno più a che santo votarsi. Ma… mi viene un dubbio: e per le donne, non c’è niente? Dopotutto io sono una donna, è scritto sulla mia carta d’identità e anche all’anagrafe, e persino nelle informazioni personali di Facebook: perché diamine non mi mandano qualcosa di più specifico? Guardo meglio, spulcio tra gli 8.423 messaggi moltiplicati per 8: NIENTE.
Ma allora dov’è la par condicio? Mi faccio un giro sul web: su 10 siti che trattano di seduzione, 9 parlano di COME CONQUISTARE UNA DONNA! Me li leggo tutti (o quasi): soffro di affettuosa tenerezza nei confronti dei tanti maschietti, alle prese con certe maldestre tecniche antidiluviane… riempila di complimenti, sfiorale l’orecchio con la lingua, falla ridere e l’avrai conquistata (a me quasi viene da piangere!).
Mi arriva persino uno studio dell’Università olandese di Radboud, pubblicato su Archives of Sexual Behaviour, a dimostrazione “che gli uomini sprecano un sacco di energie mentali nell’intento di fare buona impressione sulle donne, mettendo a rischio le loro prestazioni cognitive”. Insomma la scienza ha scoperto che gli uomini si imbranano di fronte alle donne mentre non avviene il contrario.
Sembra quindi che per le donne, anche per quelle non proprio dotate di charme e avvenenza(salvo alcuni casi disperati, quelli non mancano mai), sia molto più facile rimorchiare, conquistare, sedurre, almeno per una notte… Altro che manuale da 79,00 euro da studiare ogni giorno e corso intensivo di 2 anni e sette mesi! Se non basta la scarpetta giusta e il push up, per loro c’è un istinto connaturato da predatrice che non sbaglia mai!
Sarà per questo che le donne (ma solo perché le cose facili non piacciono a nessuno e nella vita bisogna pur crearsi una SFIDA) – be’, loro al massimo si leggono il manuale su come conquistare un uomo e tenerselo PER SEMPRE. Vuoi mettere il confronto? Qui la posta in gioco si fa MOLTO più alta, una specie di roulette russa. Lo seduci PER SEMPRE! L’hai praticamente ridotto a un’ameba… e mica per una notte sola: per tutta la vita! LA CONQUISTA DELL’ETERNITA’!
Sì, ma se poi la sfida ti si ritorce contro? Se ti parte il colpo a una tempia? Ahah! Lui ti si attacca addosso e non te lo schiodi più! Il rischio è notevole, altissimo (un sacco di coppie arrivano al divorzio o alla separazione perché lei, in fase di seduzione, ci è andata con la mano pesante, si è gettata a corpo morto alla conquista dell’eternità e non ha effettuato la selezione propedeutica. Il colpo è partito: BANG!). Ma ecco pronto l’antidoto: i manuali, le newsletter e i siti su COME MOLLARE UN UOMO. Per sole donne ovviamente. Spero che anche questi, in futuro, non m’invadano la casella di posta. Staremo a vedere.
(A proposito: 8.423 moltiplicato 8, fa 67.384 email… Per quelli che ci stanno ancora pensando ;-)
Sono profondamente emozionata, carissimi, nel presentarvi il mio nuovo romanzo.
La contessa di Calle è un giallo… storico, ma anche contemporaneo. Ed è, in parte, una commedia con tocchi di humor nero, ma soprattutto delitti, eros, fantasmi e reincarnazione. Ho mescolato questi ingredienti per rendere più emozionante e gustosa la ricetta!
Mi sono anche divertita un sacco durante la stesura. Un capodanno a letto col febbrone: cosa posso fare per passare il tempo mentre tutti danzano e festeggiano? Scrivere un thriller, no?
Detto fatto. Scritto a penna sul mio taccuino rosa-arancio di carta riciclata. Tredici amici si riuniscono per una festa in un’antica villa in Toscana. Qui scoprono un vecchio diario del milleottocento e… Non vi dico di più , ma scommetto che anche voi vi divertirete e proverete un bel po’ di brividi (non per la febbre, spero…). Oltre al fatto che si tratta di un mio romanzo e quindi… niente di convenzionale, ma molte sorprese e percorsi “karmici” inattesi.
Insomma, quanto serve per nutrire lo spirito e scatenare le emozioni… divertendosi!
Il libro potete scaricarlo immediatamente dal web: su Amazon in formato Kindle e sui diversi store per il formato epub – IBS, Barnes and Noble, Unilibro, Apple – cliccando sul logo di una delle librerie qui a destra, per leggerlo in tutta comodità sul vostro reader.
Oppure potete acquistarlo in formato cartaceo su www.nemoeditrice.it o ordinarlo presso la vostra libreria di fiducia. Sono sicura che troverete la soluzione che fa per voi.
Dunque, cari amici, buona lettura e buon divertimento! :-)
LA CONTESSA DI CALLE – Trama
Aprile 2011. Il ritrovamento di un antico diario getta finalmente luce sul mistero che da due secoli avvolge la cittadina di Calle in Toscana. A chi appartiene il fantasma che si aggira nelle notti di nebbia presso villa Muriano? Una serie di delitti emerge progressivamente dalla lettura del diario, accentrando l’attenzione sulla figura di un’enigmatica contessa vissuta ai principi del Milleottocento. Spetterà alla scrittrice Cecilia De Ambris e ai suoi amici, riunitisi in villa Muriano, dipanare il giallo della sua vicenda.
In un alternarsi di momenti divertenti e ironici, caratterizzati da gag di vivace humor nero, e momenti drammatici e carichi di suspense, la serata culminerà in una tragica scoperta, fino alla presa di coscienza definitiva: solo la forza dell’amore e il perdono possono illuminare l’oscurità e salvare un’anima in pena.
Giallo, erotismo, humor ed esoterismo si fondono all’interno di una narrazione in cui il passato si sovrappone al presente, per dar vita a una lettura brillante e allo stesso tempo ricca di fascino e mistero, in grado di tenere il lettore col fiato sospeso fino al sorprendente epilogo.
la prima stesura di “E lucevan le stelle” era completamente diversa da quella che conosciamo oggi. Illica, nei suoi versi, aveva delineato un giovane Cavaradossi che, in punto di morte pensava alla patria, alla spenta Repubblica Romana, allo Stato Pontificio.
Puccini lesse quella prima stesura e andò su tutte le furie: in un toscano non proprio raffinato, come d’abitudine. Ecco il momento clou della conversazione tra Illica e Puccini a questo proposito:
Illica: – Giacomo, che ne pensi? Non ti pare una magnifica romanza?
Puccini: – Magnifica pol’esse, romanza poco, anzi, niente! Ma ti pare che un giovine bello che sta per morì sta a pensà a codeste segate?! Pensava, ma alle cosce e ar culo di Tosca!
Illica riscrisse il testo. Il resto è storia. anzi di più: è un capolavoro.
(FONTI: “Puccini, maledetto toscano“, di Giampaolo Testi)
Carmen Margherita Di Giglio, Milano 23 luglio 2013
Siete orgogliosi di farvi notare con il vostro libro fra le mani? Se siete fanatici della moda, è in arrivo per voi una buona notizia : sembra che il libro sia diventato un oggetto di tendenza! Molto fashion!
Qualche anno fa pronosticai che, con l’avvento dell’ebook, il libro cartaceo non sarebbe affatto morto, ma avrebbe conosciuto nuova vita come oggetto fashion e decorativo, da esporre su un tavolino in bella vista o riprodotto più o meno ovunque. Non immaginavo però che tutto questo sarebbe accaduto presto, prestissimo… oggi stesso!
“La letteratura è diventata cool e si fa oggetto di marketing. Con una dose d’ironia, appare nelle boutique di moda e si legge sui vestiti” scrive la rivista Slate.
Il libro-oggetto e i grandi nomi della letteratura mondiale compaiono nelle vetrine di moda e sui capi d’abbigliamento. Copertine dallo stile tradizionale, citazioni letterarie stampate su t-shirts o tazze: la letteratura è ovunque, o quasi, ed è sicuramente «in» farsi vedere con un importante classico fra le mani!
Date un’occhiata a queste foto o visitate questi siti e vi farete un’idea.
Non illegitimi te carborundum: «Non farti fregare dai bastardi». Questa massima pseudo-latina fu trovata sulle mura di un campo di prigionia e pare che fosse stata adottata come motto dai servizi segreti dell’esercito britannico durante la seconda guerra mondiale. In ogni caso, tutti gli artisti dovrebbero farne tesoro.
Parliamo di artisti. Ma allora chi sono gli illegitimi di cui discutiamo in questa sede? Secondo Stephen Vizinczey, scrittore, saggista e filosofo ungherese, autore del saggio Verità e menzogne in letteratura (Truth and Lies in Literature), si tratterebbe dei professoroni d’ogni tempo, i vari Saint Beuve che ci “inducono a credere nella reincarnazione multipla” (sarebbe a dire che, purtroppo, non muoiono mai).
Cito Vizinczey: « Il critico artista mancato è un luogo comune. La questione interessante è perché questi mediocri invidiosi arrivino a posizioni di comando nella burocrazia della cultura, a pronunciare sentenze di vita o di morte su artisti che cercano di farsi strada. La risposta sembra trovarsi nel disagio dell’establishment di fronte all’esuberante sicurezza del talento e all’autorità morale di artisti che presumono di giudicare la società con la loro intelligenza senza esserne stati incaricati da nessun comitato o commissione. Ciò costituisce una sfida nei confronti di tutti gli esperti designati, quindi il critico deve esser qualcuno in cui avere fiducia, non qualcuno che si lascia trasportare dall’autorità della verità e della bellezza. » (da Verità e menzogne in letteratura, Harper’s, giugno 1986.)
Con buona pace di quelli che, identificandosi con i mediocri in questione, strilleranno istericamente o con ostentata pacatezza che sono loro gli unici detentori della verità.
Per fortuna viviamo in una società democratica… O no? Quanto alla massima in questione, gli artisti che tengono ben presente questo avvertimento sopravvivono e, molto spesso, emergono. È il caso di Henry Beyle, meglio conosciuto come Stendhal: se avesse dato troppo peso alle critiche o, peggio, alla simulata indifferenza di Saint Beuve (il critico designato a emanare sentenze di vita o di morte sugli scrittori del suo tempo), forse oggi non avremmo potuto apprezzare le sue opere (sto parlando de Il rosso e il nero e de La Certosa di Parma, solo per dirne due).
Certo non si fece “fregare” Maria Callas, all’anagrafe Maria Kalogeropoulos, quando, ancora sconosciuta, dopo la prima audizione alla Scala fu stroncata dall’illegitimus del tempo, Mario Labroca, colui che decideva le sorti dei cantanti nel tempio dell’arte musicale italiana. Labroca sentenziò che Maria Kalogeropoulos avrebbe fatto meglio a ritornarsene in America perché il suo talento era praticamente “niente”. Maria Kalogeropoulos però non gli diede ascolto. Sappiamo tutti come andò a finire.
Questi illustri esempi c’insegnano a superare la smania di cercare l’approvazione altrui. Finché si è ragazzini tra i banchi di scuola, passi… ma quando si è adulti occorre aver acquisito un certo senso d’autonomia e autocoscienza (ciò che a scuola purtroppo non ci viene insegnato) per capire se quello che produciamo sia davvero c@cca oppure no… o se per caso non lo sia quello che ci propinano i media e i critici designati. Purtroppo molti di noi rimangono per sempre bambini: cercano ancora l’approvazione di mamma, papà e professore (alias l’editore o il critico di turno), e gli abili manipolatori speculano su tali insicurezze.
Concludendo, e con tutto il rispetto per le altrui opinioni, abbiamo il diritto di essere NOI per primi a decidere se quello che facciamo ha valore oppure no (dopo aver sviluppato onestà, umiltà e autoconsapevolezza, s’intende, ma questo è un discorso che proseguirò in altra sede) ed eventualmente a darci da fare per autopromuoverlo. Ciò non sminuisce affatto il nostro operato, ma, in un mondo dove la maggior parte di noi ha ancora paura di dire IO SONO e si affida acriticamente al consenso delle autorità esterne, sicuramente contribuisce all’affermazione di due qualità rare: il coraggio e l’indipendenza.
Se volete potete distribuire liberamente questo testo in maniera non commerciale e gratuitamente, conservandone l’integrità, compresi il nome dell’autrice e il link https://carmendigiglio.wordpress.com